Post-cards

Transistor radio

La prima è la Regency TR-1 del ’54. Red mandarin fiammante nella versione originale. Poi, un anno dopo, irrompe il modello TR-55 della giapponese Sony (che sceglie così un nome orecchiabile per il mercato statunitense).
La radiolina a transistor, una specie di prototipo del telefono cellulare solo ricevente, è il primo esempio di tecnologia d’informazione portatile a grande diffusione.
Oggi ormai un oggetto di modernariato e, per il mio personale divertimento, da collezione. Per quelli della mia generazione è indissolubilmente legato alla voce roca di Sandro Ciotti e alle sue radiocronache domenicali, interrotte dai colleghi dagli “altri campi”.
La classica custodia in pelle sdrucita protegge la scocca in materiale plastico colorato realizzato con stampaggio a caldo.
Il design, sulla falsariga del “Googie architecture style” – che negli anni Cinquanta negli Stati Uniti aveva dato un’impronta precisa ai coffee shop, ma anche alle auto e ai frigoriferi – riprende temi grafici space age: atomi, stelle, boomerang, razzi. I nomi – Mercury, Comet, Satellite, Aurora – evocano la nuova frontiera spaziale. Sui colori pastello fifty delle scocche in plastica, le griglie cromate degli altoparlanti rendono la radiolina a transistor preziosa come la carrozzeria scintillante di una Cadillac.

 

The first one is the Regency TR-1 dated 1954. Flaming mandarin red in the original version. Then, one year later, the TR-55 model bursts on the scene from the Japanese company Sony (choosing a catchy name for the U.S. market).

The transistor radio, a sort of prototype of a receiving mobile phone, is the first example of mobile communication technology aimed at widespread circulation.

Today it’s an antique and, to my personal amusement, a collector’s item. For my generation it’s eternally linked to Italian sports anchor Sandro Ciotti’s raspy voice and his Sunday radio commentary, interrupted by his colleagues from the “other playing fields”. The classic leather case protects the plastic coloured shell made with hot pressing.

The design - along the lines of the "Googie architecture style", that in the Fifties in the U.S. gave a precise impression to coffee shops, cars, and refrigerators – re-proposes space age graphic themes: atoms, stars, boomerangs, rockets. The names - Mercury, Comet, Satellite, Aurora – recall the new space frontier.  Thanks to the 50’s style pastel colours of the plastic shells, the chrome speaker grilles make the transistor radio as precious as glittering bodywork of a Cadillac.